La Sassari antica era circondata dagli orti e questo ha influenzato la sua cucina tradizionale. Uno degli ortaggi più amati dai Sassaresi erano i cavolfiori, al punto che gli valsero l’appellativo di “Tattaresi magnacaula” (Sassaresi mangiatori di cavoli).
Questa è una delle tante ricette a base di cavolfiori cucinate nel capoluogo turritano. Per la preparazione si consiglia di utilizzare esclusivamente la salsiccia sarda (nella foto). Se non riusciste a trovarla, potete preparare la ricetta anche con la pancetta affumicata. O senza, come nella foto, per un piatto più leggero
Ingredienti
1 cavolfiore
alcune fette di salsiccia sarda
olive confettate (o olive verdi in salamoia)
olio extravergine di oliva
concentrato di pomodoro
sale
peperoncino
un pezzetto di cipolla
acqua
Preparazione
In una padella mettete un filo d’olio e fate rosolare brevemente la salsiccia con un pezzetto di cipolla. Senza spegnere il fuoco, aggiungete al soffritto le olive, un cucchiaio da minestra di concentrato di pomodoro e un bicchiere d’acqua. Mescolate.
Lavate il cavolfiore, separate i fiori e sistematelo all’interno del soffritto in cottura. A questo punto, aggiungete dell’altra acqua, sino a coprire il cavolfiore a metà. Aggiungete il sale e il peperoncino a piacere.
Coprite la padella, abbassate la fiamma e lasciate cuocere sino a quando l’acqua si sarà consumata quasi del tutto.